A seconda che la cooperativa sociale in questione sia o meno in possesso dell’autorizzazione al recupero in R3 e a seconda poi del tipo di destinazione che viene deciso, il materiale raccolto (abbigliamento – CER 200110) può seguire due diverse filiere


Filiera con recupero in R3 del materiale

 

In linea generale l’impianto di recupero in R3 a cui sono conferiti gli indumenti usati raccolti garantisce che le percentuali di recupero degli abiti e accessori derivanti dalla raccolta tramite cassonetti, può riassumersi come segue:

  • circa il 39% del materiale viene reinserito nel ciclo post consumo,sia in termini di abbigliamento che in termini di accessori;(scarpe borse cinture ecc.). Tutto questo è catalogato sia per tipologia qualitativa (I°-II° scelta ecc.) che per tipologia merceologica (pantaloni, camice, uomo, donna, estivo, invernale, ecc.). Il tutto è rigorosamente selezionato e igienizzato come previsto dalla normativa vigente.
  • Vi è poi circa un 29% che viene avviato al recupero tramite riciclo e differenziato per tipologia di riciclo, per ottenere per ad esempio pezzame per l’industria oppure filati sempre per l’industria.
  • Circa un 32% circa del totale raccolto viene avviato allo smaltimento, solitamente si tratta di materiale non conforme alla tipologia di indumento usato,vero e proprio rifiuto indifferenziato oppure materiale bagnato o gravemente deteriorato.

Filiera con semplice messa in riserva in R13 del materiale:

Il materiale raccolto viene stoccato in casse mobili situate nei piazzali delle cooperative sociali e viene venduto ad impianti di trattamento rifiuti, attraverso la seguente filiera:

Le ditte a cui è destinato il rifiuto in oggetto per il recupero in R3 sono molteplici e Prisma scscs, dopo aver controllato il possesso delle autorizzazioni necessarie, stipula annualmente un contratto d vendita.Ogni cooperativa è tenuta a valutare al suo interno la possibilità di aprire un impianto di selezione o un punto vendita.


Modalità di svolgimento del servizio

Ogni svuotamento dei cassonetti prevede il seguente iter:

  • Si apre il cassonetto, si blocca con gancio la leva di apertura perché non si abbassi di nuovo.
  • Si riempiono sacchi trasparenti da 12,5 kg ovvero sacchi in HDPE dimensioni cm 50+10+10X115 spessore 0,025 NEUTRO senza marchio + 6 fori aria.
  • Gli indumenti bagnati oppure tutto ciò che non è indumento usato, scarpa o borsa si inserisce in un sacco nero di rifiuto secco indifferenziato (a meno che non sia chiaramente identificabile come rifiuto riciclabile esempio plastica, vetro, che sarà opportunamente differenziato). I sacchi trasparenti riempiti di indumenti usati vengono messi nel cassone ed impilati. Il sacco indifferenziato viene conferito, se consentito, nel CCR stesso, nell’apposito cassone.
  • Terminato lo svuotamento si effettua una pulizia grossolana dell’interno del cassonetto per evitare che gli indumenti si sporchino/bagnino e dell’esterno, la parte frontale, per decoro. Inoltre nel raggio di 1,5 metri dal cassonetto si raccolgono i rifiuti indifferenziati lasciati all’esterno e si introducono nel sacco nero.
  • Rientrati nel mezzo si segna subito nella scheda quanti sacchi di indumenti usati sono stati raccolti in quello specifico CCR
  • Se il rifiuto è stato prelevato in un CCR, verrà debitamente pesato e il tagliandino sarà inviato per conferma alla società Soraris congiuntamente con il F.I.R.
 • Dopo aver effettuato la pesatura, entro 10 giorni dalla presa in carico del rifiuto, la cooperativa provvederà a registrarlo nel proprio registro di carico e scarico come “carico”.
  • Una copia del formulario riportante il peso verificato a destino verrà inviata anche al Consorzio Prisma che agisce come intermediario e che provvederà a registrarlo nel proprio registro di carico e scarico.
  • Tale rifiuto sarà poi conferito in una cassa mobile adibita allo stoccaggio in R13, in attesa di essere conferito all’impianto autorizzato al recupero in R3 oppure verrà conferito direttamente all’impianto della cooperativa Insieme per essere recuperato in R3.

Personale coinvolto

Ogni cooperativa coinvolta è dotata di un responsabile tecnico che oltre ai requisiti previsti per legge (ad esempio la formazione obbligatoria) possiede come minimo 5 anni di esperienza nel settore. A queste figure si aggiunge il responsabile del Consorzio Prisma.

Rispetto alla raccolta di indumenti usati, in ogni momento, è presente un «caposquadra» che possiede almeno 2 mesi di esperienza.

Tutti gli altri operatori impiegati, compresi gli inserimenti lavorativi, sono adeguatamente formati.

Si evidenzia che la tipologia contrattuale per gli inserimenti lavorativi di persone svantaggiate è solitamente, nella fase iniziale, il tirocinio formativo. Dopo il primo mese di inserimento si verificano sul campo, con la persona inserita, gli operatori di riferimento della cooperativa e con i referenti dei servizi sociali, i presupposti per continuare nel rapporto di collaborazione e quindi si valuta l’assunzione secondo il C.C.N.L. delle lavoratrici e dei lavoratori delle cooperative del settore socio-sanitario assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo.

Tutti gli altri lavoratori sono assunti secondo il C.C.N.L. delle lavoratrici e dei lavoratori delle cooperative del settore socio-sanitario assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo.

I lavoratori sono in possesso della necessaria formazione relativa alla sicurezza generale e specifica e per quanto riguarda primo soccorso e antincendio e sono in possesso dei seguenti DPI durante lo svolgimento del servizio:

  • Guanti
  • Cartellino identificativo
  • Giubbetto catarifrangente
  • Scarpe antinfortunistiche